Parla Caillean

“Ascolta, sorella: ti rivelerò la verità che costituisce il cuore dei Misteri. Tutti gli dei e tutte le dee sono una cosa sola, sia che si chiamino Arianrhod o Cathubodva o Don. La Luce della Verità è una; ma noi la vediamo sotto forma di frammenti colorati, come la luce riflessa dai cristalli e dai prismi. Ognuno dei modi in cui gli uomini e donne vedono i loro dei o le loro dee è una parte della verità. Noi che viviamo nella Casa della Foresta abbiamo il privilegio di vedere la Dea in molto modi e di chiamarla con molti nomi: ma conosciamo il primo e il più grande di tutti i segreti… gli dei, comunque siano chiamati, sono uno.”

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Sarà qualcosa nell’aria…

Ho provato varie volte a scrivere in estate, col caldo….ma niente.

Che poi, io detesto il freddo o, forse, detesto solo il vivere in una casa fredda, e non l’inverno in se stesso.

La pioggia esterna, il cielo cupo, la gelida temperatura…. mentre tu, tu sei dentro al caldo, sotto le coperte, con un tè o una cioccolata calda tra le mani… e un libro, che sia da leggere o da scrivere non importa.

C’è qualcosa di ispirante il tutto ciò.

Ecco, la mia Musa deve essere invernale.

 

Libri

Sono li;

mi fissano;

mi guardano;

mi osservano;

mi chiamano.

Li sento.

Storia, filosofia, religione, letteratura, arte…

quasi mi opprimono.

Ognuno di loro vuole la mia attenzione….. a quale darla per primo? Profumano di libertà, conoscenza, curiosità, avventura…

Tutti; li voglio Tutti!

Mi sento schizofrenica… la brama è tale da non riuscire a sceglierne uno solo…

loro sono troppi… il mio tempo, troppo poco…

cerco di calmarmi… in fin dei conti, non c’è bisogno di agitarsi tanto…

ma io li voglio, li voglio Tutti!

E alcune cose, che non avrebbero dovuto essere dimenticate, andarono perdute

Il mondo è cambiato…
lo sento nell’acqua,
lo sento nella terra,
lo avverto nell’aria;
molto di ciò che era, si è perduto, perchè ora non vive nessuno che lo ricordi.
[……]
…..[….]..e alcune cose, che non avrebbero dovuto essere dimenticate, andarono perdute.
La storia divenne leggenda,
la leggenda divenne mito,
e per 2.500 anni dell’anello si perse ogni conoscenza;
finchè, quando si presentò l’occasione, esso irritè un nuovo portatore.